Lord Agheros «As A Sin» (2008)

Lord Agheros «As A Sin» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1788

 

Band:
Lord Agheros
[MetalWave] Invia una email a Lord Agheros [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Lord Agheros [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Lord Agheros

 

Titolo:
As A Sin

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Lord Agheros :: all instruments

 

Genere:

 

Durata:
48' 50"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo la piccola parentesi virata al commerciale dei Nahui, la My Kingdom, torna a proporci lavori che cercano nuove direzioni nell'esteso movimento dark, in tutte le sue sfaccettature. Lord Agheros è la mente dietro il progetto, una one man band, supportato da una drum machine, interamente suonato, composto e registrato da lui. Le composizioni cercano di unire, spesso anche in maniera convincente, diversi spunti musicali tra i generi più decadenti. il depressive black metal è la base cadenzata che guida, le composizioni, nei territori più prettamente metal, con una voce dal piglio decisamente anni '90 (mi viene in mente Nagash ai tempi dei Troll); il più delle volte le composizioni vengono sopraffatte da sontuose melodie barocche e drammatiche, arricchiti di crepuscolari fraseggi di pianoforte. L'utilizzo della batteria elettronica rende ancora più gelido il paesaggio autunnale gravido di solitudine.
Le composizioni si muovono tutte su piani macabri e ricchi d'atmosfera. Si prende i suoi tempi Lord Agheros, e anche i brani tendono ad essere lunghi e pieni di variazioni, e non è il metal la parte più ampia del disco bensì questi sipari ariosi e vellutati che spaziano all'interno di ogni traccia.
Potremmo quasi parlare di un evoluzione del classico suicide black metal, che perde certi rozzi caratteri underground per misurarsi su melodie più profonde, che, anche se a volte risultano un po' di maniera, spesso riescono coerenti e vincenti. La prima traccia, annunciata da un'intro ambient, si concede al ripescaggio di tasti di piano affini ai Cradle Of Filth d'annata, ma il più delle volte si sente la volontà di staccarsi da ogni corrente predefinita: la traccia “Sacrilegium” si ferma per un attimo nel mezzo, per portarci al cospetto di sample di percussioni e canti mediorientali, risultando non poco alienante. “As A Sin” ci propone una certa classe nella chitarra classica, delineando un atmosfera autunnale davvero piacevole.
Una registrazione discretamente definita fa da corollario ad un disco che può essere un ottima promessa, per il futuro, possibilmente con una produzione migliore, smussando le piccole ingenuità che qui è li appaiono.

Track by Track
  1. Drama Begins 60
  2. The Gate of Solitude 70
  3. Glory Through Death 65
  4. Sacrilegium 65
  5. Intermezzo 70
  6. Ash to Ash and Dusk to Dark 70
  7. As A Sin 75
  8. Dancing in the Dark 70
  9. Escape 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
68

 

Recensione di June » pubblicata il --. Articolo letto 1788 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
Concerti